In una lettera congiunta inviata quest’oggi all’assessore all’Agricoltura, Caccia e Pesca della Regione Lazio, Sonia Ricci, il presidente e il direttore di Coldiretti Lazio, David Granieri e Aldo Mattia chiedono di intervenire con urgenza sull’applicazione del regolamento in materia di agriturismi.
Nella missiva, i dirigenti di Coldiretti Lazio, rilevano ed evidenziano una grave lacuna presente nella legislazione laziale di riferimento (L. 14/2006) che ha permesso il proliferare, nel nostro territorio, di strutture che solo lontanamente si avvicinano agli agriturismi propriamente intesi e che dietro la facciata del “turismo rurale” nascondono attività diverse o simili che però rischiano di usufruire dei vantaggi che la legge attribuisce in via esclusiva solo agli agriturismi.
“E’ evidente- dice il presidente Granieri- la necessità di procedere con urgenza alla revisione del regolamento di applicazione della legge regionale n. 14 del 2006 (articolo 9) che affronti il problema in maniera seria e si adegui a quanto già fatto in altre Regioni. Questo per non creare discriminazioni e svantaggi competitivi agli agriturismi laziali e di conseguenza alla competitività complessiva del nostro territorio”.
“Gli agriturismi- fa notare il direttore Mattia- rappresentano una realtà importante e diffusa del territorio laziale e fattore di competitività soprattutto in relazione alla loro capacità di essere catalizzatore del “Made in Lazio” considerato nel suo complesso dal punto di vista culturale, storico, enogastronomico e turistico”.
Gli agriturismi, secondo la normativa italiana vigente, nascono e vivono come “attività connessa” a quella agricola.. Vale a dire che l’agriturismo non esiste senza l’azienda agricola e nell’agricoltura ha i suoi punti di forza e la sua distintività rispetto a qualsiasi altra forma di turismo che si svolge in aree rurali e che dalla “ruralità” vuole trarre il suo elemento di competitività.
La Coldiretti Lazio, insieme alla richiesta rivolta all’assessore Sonia Ricci, di intervenire al più presto sul regolamento di applicazione, avanza delle precise proposte concrete per la sua realizzazione, allegando una bozza di regolamento che potrebbe essere adottato e che tiene conto della normativa vigente, dei lavori svolti in materia a livello nazionale (osservatorio nazionale dell’agriturismo) circa la definizione di criteri omogenei di classificazione degli agriturismi, poi emanati nello scorso febbraio.
Secondo Coldiretti Lazio, sono ancora tanti gli aspetti che vanno normati per la tutela dei “veri agriturismi”: definizioni, a cominciare dal considerare “operatore agrituristico” l’imprenditore agricolo che svolge attività agrituristica intesa come attività di ricezione e ospitalità o di ristoro esercitata, nei limiti previsti dall'art. 2135 del codice civile, dall' “imprenditore agricolo” attraverso l'utilizzo della propria azienda, in rapporto di connessione e complementarietà rispetto alle attività di coltivazione del fondo, silvicoltura, allevamento di animali, acquacoltura e pesca che devono comunque rimanere principali.