13 Ottobre 2010
Coldiretti annuncia una grande mobilitazione

Coldiretti annuncia una grande mobilitazione. L’organizzazione diretta da Gianni Lisi continua a non avere risposte alle varie sollecitazioni fatte in ambito regionale. E’ di ieri la ferma presa di posizione della sede Coldiretti Lazio con la quale, il presidente Massimo Gargano ed il direttore Aldo Mattia, hanno stigmatizzato la fase di stallo che si registra per il settore primario. “Siamo davvero perplessi ed esterrefatti – ha tagliato corto Lisi -  per come si sta sviluppando lo scenario agricolo nella nostra Regione. Tale preoccupazione è cresciuta dopo l’incontro con la Commissione Agricoltura dove, come ha riferito il nostro presidente regionale Gargano, abbiamo sollecitato la chiarezza delle scelte su ARSIAL ed il rilancio di quello strumento formidabile che è il Palathium di Via Frattina. Risposte a dir poco evasive e che non lasciano sperare nulla di buono rappresentano le nostre conclusioni.
Ora siamo davvero stanchi, auspichiamo scelte rapide e chiare, siano esse per conferme o avvicendamenti ed un successivo confronto sul ruolo che deve avere l’Enoteca regionale che può e deve essere posta al centro delle politiche di sviluppo comunicazionale dell’agricoltura di qualità della Regione Lazio oltre a rispondere alle legittime attese dei consumatori”.
Altro argomento che Coldiretti chiede di affrontare è quello gravissimo legato alle lettere che stanno arrivando alle Cooperative ed alle Imprese Agricole, da parte di molti istituti di credito, che riguardano il mancato rinnovo delle garanzie sulle cambiali agrarie. “Si tratta di un vero paradosso – sottolinea Lisi - uno scandalo soprattutto dopo quanto avvenuto in occasione dell’ultimo Consiglio regionale dove è stata approvata una mozione che auspicava certamente altri ragionamenti. La Commissione Agricoltura deve vigilare ed ascoltare chi rappresenta le imprese della nostra terra anche per quanto riguarda il piano di sviluppo rurale. Qui si rischia di consumare il killeraggio dell’agricoltura laziale se non si interviene in modo concreto come da mesi abbiamo suggerito”.
La sede regionale di Coldiretti Lazio ritiene che non vi siano più i margini per discutere su quanto è auspicabile, futuribile ma chiede con forza che si arrivi a quella necessaria inversione di marcia che metta le imprese agricole laziali in condizione di far reddito e di essere protagoniste reali di quel ritorno allo sviluppo, alla crescita, di tutta la comunità laziale non più rinviabile. Nel territorio ciociaro – ha concluso Lisi - la fase di stallo continua a dare segnali negativi all’economia del territorio in agricoltura e nell’indotto. Non possiamo più attendere dobbiamo reagire e lo faremo con la nostra base associativa come nostra abitudine dopo un confronto chiaro e scevro da condizionamenti.” Proprio a sostegno di ciò Coldiretti Lazio, ha annunciato una grande mobilitazione generale di tutti gli agricoltori con lo scopo di sostenere le scelte da fare per dare nuovo slancio al comparto.

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