26 Aprile 2014
COLDIRETTI DICE NO AL BIOGAS CHE NON TUTELA LE FALDE E LE PRODUZIONI AGRICOLE

Coldiretti Viterbo, a seguito di riunioni ed incontri che si sono tenute presso la sede di Coldiretti Tarquinia e dopo un confronto con i dirigenti e i soci dell’importante comprensorio, ha inviato una nota alla Regione Lazio, a firma del Presidente provinciale, Mauro Pacifici, nella quale sono evidenziate alcune criticità riguardo alla paventata realizzazione di un impianto a biogas a Tarquinia in località Olivastro (comune di Tarquinia).  Risulta infatti che il Consorzio Pellicano ha avviato l’iter per la realizzazione di un impianto comprensivo di una linea di trattamento anaerobico della matrice organica con produzione di biogas. In merito alla documentazione trasmessa ed al progetto in analisi, si osserva come, con riferimento ai possibili impatti sul settore agricolo, possano rilevarsi diversi elementi di preoccupazione. In primo luogo, si evidenzia il significativo potenziale impatto, sia sotto il profilo della sottrazione, pressoché irreversibile, di 4 ha di terreno in area agricola, che con riferimento alla compromissione dei diritti di proprietà per una così elevata estensione di aree. Invece di valorizzare il ruolo multifunzionale dell’agricoltura e gli effetti positivi e benefici derivanti dalla presenza delle imprese agricole, sull’ambiente, sulla biodiversità e sulle comunità rurali, prevedibilmente l’area in esame sarà oggetto di un’azione di esproprio dei terreni che verranno sottratti irreversibilmente all’attività agricola, con evidenti peggioramenti della qualità ambientale e territoriale dell’area. “È importante – sostiene Mauro Pacifici, Presidente di Coldiretti Viterbo – tutelare falde acquifere, terreni e produzioni tipiche. Come Coldiretti Viterbo, al fine di garantire la tutela delle imprese agricole, riteniamo indispensabile impedire aggressioni al sistema naturale e produttivo”. “Oltre a quanto affermato dal Presidente, con specifico riferimento alla valutazione del potenziale impatto derivante dalla realizzazione dell’opera, si evidenziano alcuni ulteriori fattori da considerare” aggiunge Andrea Renna, direttore di Coldiretti Viterbo. “Sembra utile ricordare che la definizione di impatto ambientale indica gli aspetti agricoli, culturali e paesaggistici, come  parametri da considerare obbligatoriamente nella valutazione del potenziale impatto ambientale. In tutte le disposizioni in materia di valutazione di impatto ambientale, è prevista come necessaria la valutazione dell’impatto sul patrimonio agroalimentare che noi come Coldiretti non possiamo esimerci dal difendere e continuare a tutelare” conclude Renna.

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