10 Novembre 2012
COLDIRETTI LAZIO: FASE DI STALLO PER LA VERTENZA LATTE CHIESTO UN NUOVO INCONTRO PER CHIARIRE ATTEGGIAMENTI POCO CHIARI. LETTERA APERTA DI COLDIRETTI AI CONSUMATORI.

Un nuova nota della Coldiretti Lazio in merito alla vertenza latte legata al mancato rinnovo del prezzo per gli allevatori. La comunicazione è stata inviata all’assessore regionale alle politiche agricole della Regione Lazio, Pietro Di Paolo Antonio e, per conoscenza, al Sindaco di Roma, Gianni Alemanno. Si tratta – spiega il presidente regionale di Coldiretti Lazio, Massimo Gargano – di una nuova richiesta di convocazione del tavolo per il prezzo del latte che fa seguito a quella già trasmessa qualche settimana fa dalla quale era nato poi l’incontro e dove, però, ha brillato l’assenza del gruppo Parmalat Lactalis a prendere parte al vertice”.  “Nonostante il sollecito avvio del Tavolo Tecnico sul Prezzo del Latte Bovino, grazie alla sensibilità dimostrata da Di Paolo – aggiunge il direttore di Coldiretti Lazio Aldo Mattia –oltre all’assenza dei referenti della componente industriale più interessata, i nostri produttori hanno anche dovuto registrare, insieme a noi, con vivo disappunto e sconcerto, il concretizzarsi di accordi (privati),  che sono sfuggiti alla necessaria mediazione del tavolo che, come Coldiretti Lazio, ribadiamo, è e resta l’ essenziale strumento per chiudere accordi condivisi da tutti e non solo da qualcuno”. I disagi per gli allevatori, le proprie famiglie, la forza lavoro impegnata nel settore, oltre che nell’immenso indotto, continua a crescere insieme al malcontento  creando situazioni di criticità che sono state rimarcate anche nei giorni sorsi durante alcune assemblee che Coldiretti sta tenendo in diverse zone della campagna romana. “Occorre una svolta e necessitano risposte alle nostre richieste – spiega ancora Gargano”. Nella prossima settimana dovrebbe tenersi l’incontro richiesto da Coldiretti ma non si possono escludere anche manifestazioni di protesta eclatanti. “Negli incontri con gli allevatori – spiega Mattia – oltre al disagio è emersa la necessità di far comprendere ai  consumatori  la situazione. Per questo abbiamo realizzato una lettera aperta  a tutti i consumatori romani e laziali che verrà pubblicata sui quotidiani, nella quale – spiega Mattia - facciamo presente che i consumatori romani e laziali potrebbero rischiare di dire addio al latte poiché l’atteggiamento della trasformazione continua  far chiudere le stalle. Il latte delle aziende  romane e laziali potrebbe sparire dalle tavole della capitale per colpa del monopolio industriale che ha deciso di sottopagare gli allevatori e sembra voler vendere con il proprio marchio quello importato dall’estero. Le stalle chiudono perchè il latte ai  produttori laziali viene pagato meno di venti anni fa, appena 0,39 centesimi di euro al litro, mentre i consumatori spendono in media 1,6 euro al litro con il rischio peraltro di acquistare latte  straniero. Coldiretti conclude la lettera aperta con l’invito ai cittadini laziali di stare dalla parte degli allevatori e pronti a dare se necessario manforte alla battaglia che per difendere le campagne, le stalle, il lavoro e la salute dei nostri figli, gli allevatori sono pronti fare se non interverranno fatti nuovi.

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