12 Settembre 2012
COLDIRETTI LAZIO: PER LA CRISI DEL LATTE E IL NUOVO ASSETTO SOCIETARIO DELLA CENTRALE DEL LATTE URGENTE INTERVENIRE, A RISCHIO LA SOPRAVVIVENZA DEL SETTORE.

Coldiretti Lazio ha chiesto un incontro per le problematiche legate alle problematiche del latte bovino. Facendo seguito alla richiesta inoltrata qualche giorno fa dalla sede romana dell’organizzazione agricola capitolina al sindaco Alemanno, la Coldiretti laziale ha chiesto, allo stesso sindaco di Roma Capitale, e all’assessore regionale alle politiche agricole della Regione Lazio, Angela Birindelli di programmare una riunione urgente. L’attuale fase di grave stallo che si registra – hanno spiegato nella nota il presidente regionale di Coldiretti Lazio, Massimo Gargano ed il direttore Aldo Mattia – impone un momento di riflessione comune su uno scenario che preoccupa moltissimo gli allevatori romani e laziali. Le vicende che travagliano il settore sono legate a doppio filo alla produzione e alla commercializzazione che solo con la necessaria collaborazione istituzionale può trovare rapidi soluzioni che rappresentino anche un nuovo corso per il settore”. Coldiretti Lazio torna a chiedere attenzioni per il prezzo del prodotto fermo sotto i 39 centesimi a litro a seguito dell’interruzione della trattativa del tavolo che di fatto non è stato più convocato. L’organizzazione, inoltre, senza escludere forme di protesta anche eclatanti se non arriveranno a stretto giro riposte ed indicazioni, torna a sollevare il problema circa le  quote azionarie della Centrale del Latte di Roma Capitale, rientrate in esclusiva in proprietà del Comune di Roma a seguito delle note sentenze del Consiglio di Stato succedutesi nel tempo, che hanno di fatto annullato gli atti di acquisto delle azioni da parte della Cirio e poi di Parmalat, avvenuti nell’ormai lontano 1996. “Mentre il prezzo per i consumatori aumenta e con questo lievitano anche a doppia cifra le percentuali di consumo di latticini e formaggio – ha detto Aldo Mattia  - con il marchio della Centrale, ormai consolidato e ricercato appare evidente che a rimetterci sono soltanto i produttori che incassano meno di venti anni fa per un prodotto sano e di qualità”. Coldiretti Lazio ha inviato oltre alla richiesta per l’incontro urgente al sindaco Alemanno e all’assessore Birindelli, anche una comunicazione ai sindaci dei comuni del Lazio e a tutti i presidenti delle Province per richiedere un sostegno alle ragioni di rivisitazione del prezzo del latte e a condividere il percorso affinchè si possa concretamente verificare la possibilità di un concreto ingresso dei produttori laziali e romani all’interno del board della Centrale del Latte di Roma per aprire un nuovo capitolo attraverso il quale offrire occasioni di rilancio ad un settore che continua ad essere mortificato oltre misura.

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