Un fermo “no” di Coldiretti Rieti alla possibile realizzazione di un impianto fotovoltaico nella Piana Reatina, che metterebbe a rischio un territorio di pregio agricolo e potrebbe provocate un effetto “domino” per l’installazione di altri pannelli fotovoltaici, che sottraggono suolo agricolo produttivo. L’alternativa che la federazione provinciale da sempre propone, è quella di installare pannelli solari sui tetti dei capannoni.
“Su questo tema siamo pronti a dare battaglia – spiega il presidente di Coldiretti Rieti, Claudio Lorenzini – per evitare che possa realizzarsi uno scempio per la nostra agricoltura. Scriveremo in merito al presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca e al sindaco di Rieti, Daniele Sinibaldi, per esprimere la nostra preoccupazione rispetto ad una situazione che mette a rischio il futuro delle nostre aziende, le eccellenze locali che producono e inevitabilmente i posti di lavoro che garantiscono a chi opera nel settore”.
Scelte che rischiano di compromettono la forte vocazione agricola, agroalimentare e turistica di un territorio che è da sempre espressione di un patrimonio ricco di tradizioni, che custodisce attraverso le aziende agricole, vere ambasciatrici del Made in Rieti e i loro prodotti tipici, che devono essere preservati e tutelati.
“Rieti è fino ad ora un territorio ancora “incontaminato” dalla presenza di impianti fotovoltaici – spiega il direttore di Coldiretti Rieti, Giuseppe Casu - che sono sicuramente presenti in misura maggiore rispetto ad altre città del Lazio, prima tra tutte Viterbo, dove si concentra il 78,08% di pannelli solari e centrali eoliche, seguito da Latina e Roma, ma proprio perché fino ad ora Rieti è stata preservata, è necessario continuare a garantire la salubrità dei suoi territori e della produzione di eccellenza che qui sono presenti. Sia chiaro che Coldiretti Rieti non è contro l’uso delle energie rinnovabili, ma del consumo di suolo agricolo produttivo che ne deriva. Ecco perché abbiamo chiesto l’installazione sui tetti dei capannoni”.