25 Luglio 2011
Mobilitazione Latte

Ennesima assemblea per la vertenza del latte. Domani, lunedì 25 luglio,
alle ore 20.00, a Pontecorvo, presso l'aula consiliare, i produttori della
Coldiretti si ritroveranno con i  vertici dell'associazione agricola
che ha indetto da diversi mesi una mobilitazione per il prezzo del
latte. Sarà il direttore della sede ciociara, Paolo De Cesare, a
spiegare la posizione di Coldiretti che oltre a protestare per il
mancato aumento del prezzo a livello provinciale, illustrerà anche la
proposta di rilancio del settore che la Coldiretti presenterà al Prefetto. 
Attualmente - ha detto De Cesare - ai produttori che consegnano il latte
alla Centrale del Latte di Roma, viene riconosciuto un prezzo pari a 42
centesimi + I.V.A., mentre tutte le altre strutture deputate alla lavorazione
e trasformazione del latte presenti in provincia di Frosinone non hanno
voluto allineare il prezzo provinciale a quello regionale, disertando anche
l’apposito tavolo convocato su nostra proposta dall’assessore provinciale
all’agricoltura.  La situazione è particolarmente delicata poiché i circa 600
allevatori che producono latte in Ciociaria sono costretti a lavorare al di
sotto dei costi di produzione ricevendo, in media, poco più di 34 centesimi
per ogni litro di latte conferito. Negli ultimi 5 anni, in provincia di Frosinone,
si è registrata la chiusura di oltre 700 stalle con conseguenti ripercussioni
negative anche in termini occupazionali. Oggi nelle imprese che operano
lavorano oltre 1.500 persone alle quali si deve aggiungere un indotto davvero
considerevole. Un ulteriore chiusura delle aziende rappresenterebbe un
grave problema anche occupazionale in virtù della già grave crisi di
posti di lavoro presente nel nostro territorio. Inoltre l’esasperazione degli
imprenditori potrebbe sfociare anche in problematiche di ordine pubblico.
" Insomma una situazione davvero poco tranquilla che porterà ad azioni di
protesta eclatanti di protesta dei produttori ormai esasperati.
Tutto quanto ciò - ha aggiunto De Cesare - in un periodo in cui  si
devono considerare gli effetti fortemente negativi che derivano dai
recenti e continui aumenti del prezzo dei combustibili e delle materie prime
che incidono negativamente sul quadro economico complessivo delle imprese
agricole in un momento in cui il prezzo della benzina alla pompa supera del 316
per cento quello del latte alla stalla dove l'aumento del 17 per cento
dei costi dei mangimi non permette piu' di garantire l'alimentazione
degli animali. Il costo del pasto delle mucche è cresciuto, in percentuale,
otto volte in più di quello degli uomini con gli alimentari che sono aumentati del 2
per cento nello stesso periodo secondo l'Istat". L'appello è anche per i consumatori. 
"La salvaguardia delle aziende rappresenta una garanzia anche per i Consumatori
che devono conoscere l’origine del latte con il quale si realizzano i formaggi che
poi si possono acquistare direttamente nei negozi o presso le strutture di
trasformazione". In queste ultime settimane Coldiretti in tutta la provincia ha
tenuto incontri ed assemblee e da domani si apre la settimana più calda
e non solo per le previsioni atmosferiche ma anche per le fasi di una
protesta che si preannuncia delicata e carica di tensione e dalla quale tutti
auspicano possano arrivare risposte concrete per gli allevatori e i consumatori.

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