Importante riconoscimento per la realizzazione di un sogno
Premiato da Maria letizia Gardoni, Delegata Nazionale di Coldiretti Giovani Impresa nell'ambito della consegna degli Oscar Green del Lazio, Francesco Gunnella ha ritirato emozionato la sua pergamena per la brillante intuizione ed il proficuo lavoro teso al recupero del vitigno storico "Cesenese Nero" di Castelfranco di Rieti. " Quello consegnato oggi a Francesco - afferma Gabriel Battistelli, direttore della Coldiretti di Rieti - è un attestato alla sua perseveranza, per aver creduto in un sogno della tradizione. Ha seguito una vocazione, un sogno, un progetto al servizio del bene comune, dimostrandosi dinamico e innovativo coniugando competenza, tecnologia e tradizione". Questo il suo racconto: "fino ad alcuni anni fa, nessuno sapeva ancora che nel circondario reatino potesse esistere una vigna particolare, solo nelle dicerie contadine esistevano degli accenni della presenza di una vite coltivata nella zona di Castelfranco ma come succede spesso alcune cose per molti esistono solo nelle chiacchiere. Un giorno vuoi perché frequentavo la scuola agraria, vuoi perché provengo da una famiglia contadina e anche io sono un agricoltore, vuoi perché appassionato di vino, ho deciso di dedicare un po' del mio tempo alla ricerca di questa vite per vedere se esisteva veramente e se era davvero così particolare. Dopo varie ricerche due contadini della zona in possesso di qualche vecchia, e per loro rara, vite raccolsero per me dei tralci cosi da poterli innestare e avere un mio piccolo vigneto. Entrambi esperti conoscitori, ma la cosa che mi colpì di più è che uno di questi, tale Laureti Virgilio, riuscì a riconoscere soltanto dai tralci, che il primo contadino mi aveva fornito materiale che secondo lui non era di ‘’Cesenese de na orde’’, cioè ciò che io stavo cercando. Il tempo gli diede ragione e fin dall’emissione dei primi germogli si poteva notare la differenza trai due Cesenesi . Fiducioso ed entusiasta del lavoro fin li svolto mi recai all’Arsial per chiedere aiuto e infatti attraverso una particolare legge fu messo in moto un meccanismo di caratterizzazione del vitigno e furono fatte le prime micro vinificazioni che servivano a caratterizzare il vitigno. La prima vinificazione non fu entusiasmante, andai personalmente presso diverse persone a chiedere se potevano darmi qualche grappolo per la mia causa e riuscii a racimolare 25 kg di uva. Quando le barbatelle ottenute dai tralci di Laureti sono entrate in produzione c'è stata la svolta e il mio lavoro, sia in campo che di ricerca, stava finalmente dando i suoi frutti e dal 25 settembre 2009 il vitigno è stato ed è ancora iscritto al registro regionale delle varietà a rischio di erosione genetica. Da poche settimane “Il Cesenese nero di Castelfranco", è il primo ed unico vitigno reatino ad essere inserito nel Registro nazionale delle varietà di vite, condizione indispensabile per poter partire dal 2015 con vinificazione e commercializzazione del vino e diventare una risorsa economica e non solo culturale e scientifica come lo è stata per me. Questo è tutto ciò che nel mio piccolo ho potuto fare, dare inizio ad una piccola rivoluzione nel mio territorio anche con il contributo di enti e associazioni che ringrazio. Mi chiamo Gunnella Francesco ho 30 anni, faccio orgogliosamente l'agricoltore e continuerò a lavorare e coltivare questo ed altri vitigni con la passione di sempre".