27 Luglio 2010
PREZZO DEL LATTE

Dopo tante battaglie solitarie, chiuso il prezzo del latte con Centrale  del latte di Roma

Una vicenda iniziata il 30 aprile scorso, quando Coldiretti Lazio annunciava “la guerra del latte 15/18”, con la presenza di oltre 2000 allevatori davanti ai cancelli della Centrale del latte di Roma, per far valere la ragione del riconoscimento di un prezzo alla produzione adeguato a garantire un minimo di reddito per le imprese.
Dopo una giornata di presidio iniziato alle tre del mattino, Coldiretti ottiene un risultato storico: la riapertura delle trattative sul prezzo del  latte. Questo è potuto avvenire - afferma il direttore di Coldiretti Viterbo, Gabriel Battistelli – grazie all’importante azione che Coldiretti a livello regionale e nelle cinque province del Lazio ha saputo mettere in campo.
L’Assemblea Nazionale della Coldiretti del due luglio ha messo in evidenza quelli che sono i furti perpetrati nei confronti del Made in Italy, quali: il furto di identità e di immagine che vede sfacciatamente immesso in commercio il cibo proveniente da chissà quale parte del mondo e spacciato come italiano, e il furto di valore aggiunto, che vede sottopagati i nostri prodotti agricoli senza alcun beneficio per i consumatori. Per difendere tutto questo, si è arrivati alla mobilitazione nazionale del 6 – 8 luglio al valico del Brennero, per smascherare le schifezze che giornalmente giungono in Italia, dal latte, alle cagliate, alla carne, all’ortofrutta  e ad altri prodotti destinati a finire sulle nostre tavole come prodotti italiani  “ mozzarelle blu, ricotta rossa”.
L’azione è proseguita con la manifestazione a Montecitorio, dove le bandiere della Coldiretti sventolavano per chiedere alla politica la stabilizzazione delle agevolazioni contributive, il fondo bieticolo saccarifero per la riconversione degli zuccherifici, il ripristino delle agevolazioni per le serre, ma soprattutto chiarezza e legalità sulle quote latte a difesa di quanti in questi anni hanno rispettato la legge,  hanno lavorato onestamente e rispettato il regime delle quote investendo e privilegiando la strada della trasparenza senza sotterfugi. Ma ritorniamo al  prezzo del latte nel Lazio, dove ancora una volta la sola Coldiretti nella notte del 23 luglio  presidia i cancelli della centrale del latte di Roma. Questa seconda presenza – davanti alla Centrale – afferma Gabriel Battistelli – è stata necessaria per riaffermare il valore della territorialità di un prodotto e di un marchio,  patrimonio di tutta la collettività e ottenere il riconoscimento del giusto valore aggiunto alle imprese.
Voglio ringraziare – conclude Leonardo Michelini, Presidente  di Coldiretti Viterbo  la Regione Lazio -  nelle persone dell’assessore all’agricoltura Angela Birindelli e del presidente della Commissione Agricoltura Francesco Battistoni per il decisivo intervento e la sensibilità dimostrata, in questa vicenda, che ha portato alla chiusura della trattativa del prezzo del latte nel Lazio con il riconoscimento di euro di Euro 0,38 alla produzione più euro 0,050 legato ad una tabella qualità e con   l’impegno a ridiscutere entro il 30 settembre  nuove condizioni.

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