14 Dicembre 2010
PRG VETRALLA

PRG di Vetralla: proposte della Coldiretti
Si è tenuto nei giorni scorsi il consiglio della sezione Coldiretti di Vetralla durante il quale sono emerse le difficoltà a cui vanno incontro le imprese agricole per la costruzione dell’abitazione o di annessi agricoli. A questo proposito, su proposta del consiglio di sezione, approvato dal consiglio provinciale della Federazione, si è provveduto ad inviare al Commissario Prefettizio la nota allegata

OGGETTO: PROPOSTA ADEGUAMENTO NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE PER LE ZONE AGRICOLE DEL COMUNE DI VETRALLA ALLA LEGGE REGIONALE       N. 8/2003
Con l'approvazione del PRG e del consolidamento nel territorio della relativa attuazione, la Coldiretti sezione di Vetralla ha ricevuto numerose segnalazioni da parte degli associati a proposito della pressoché impraticabilità delle norme tecniche di attuazione connesse all'utilizzazione nelle zone E1, laddove (al punto quattro delle stesse) si prescrive la disponibilità, da parte del proponente la realizzazione del manufatto, sia esso abitazione o annesso agricolo, di un lotto minimo di 20.000 mq. anche in presenza di un PUA (Piano di Utilizzazione Aziendale).
Non sfuggirà all'Amministrazione Comunale la struttura e la morfologia del territorio agricolo del Comune di Vetralla, la sua connotazione disseminata di tante piccole realtà che associando le attività agricole alle conseguenti attività di trasformazione, contribuiscono a creare un tessuto socio economico occupazionale tra i più importanti della Tuscia. La situazione attuale non evidenzia grandi estensioni di terreni agricoli accorpati in uniche proprietà, se non nelle zone marginali del territorio comunale.
Di fatto la situazione dei fondi agricoli del Comune di Vetralla è caratterizzata da una suddivisione della proprietà agricola molto frazionata, e proprio per questo motivo è difficile raggiungere i requisiti imposti dalle NTA del PRG alle sottozone E1.
In nome e per conto di alcuni nostri associati si richiede di poter disporre di uno strumento normativo, nell'ambito del vigente PRG che consenta per le imprese agricole di cui all’art 2135 del codice civile, la deroga al lotto minimo di 20.000 mq riducendolo a 10.000 mq, al fine della costruzione dell'unità aziendale minima, in presenza di un PUA che consenta asservimento vincolato di aree limitrofe della stessa destinazione urbanistica, come anche da L.R. n. 8/2003 emanata dalla Regione Lazio (art. 5 punto 6)
Ciò consentirebbe il completamento di tante aziende agricole che esistono di fatto, ma che per le rigidità applicative delle norme vigenti non riescono a darsi una connotazione economico-aziendale al passo con i tempi. Di fatto la possibilità di riunire nuovi fabbricati al nucleo aziendale già esistente, ridurrebbe l'impatto nell'ambiente in maniera sorprendente, consentendo l'utilizzazione dei servizi e delle strutture urbane, con il conseguente miglioramento dell'attività imprenditoriale agricola.
Certi che l'Amministrazione Comunale vorrà tener conto di tali indicazioni, in attesa di riscontro si porgono distinti saluti

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