8 Aprile 2013
RISPOSTE E FATTI CONCRETI PER IL RILANCIO

"Non è una lista della spesa. Non si tratta di un decalogo ma della stessa base di problemi che durante la campagna elettorale abbiamo presentato all'allora candidato presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. Ora occorre iniziare a dare seguito, a rispondere con attenzione e fatti diversi da un recente passato che ha, di fatto, paralizzato l'attività in Regione e non solo per il settore primario". Così Paolo De Cesare, direttore di Coldiretti Frosinone commenta la lettera aperta che Coldiretti ha inviato nei giorni al Presidente Zingaretti. "In campagna elettorale,davanti ad oltre 200 dirigenti delle circa 40.000 imprese agricole socie dell'organizzazione agricola più rappresentativa a livello provinciale, regionale e nazionale - spiega ancora De Cesare - furono illustrati i punti principali del programma per un buon governo dell'agricoltura e dell'agroalimentare  secondo Coldiretti. Ora si deve passare quanto prima alla loro applicazione". "Occorre che la Regione Lazio, condividendo il documento approvato nei giorni scorsi in sede di consiglio regionale dell'organizzazione agricola, inizi a dare risposte al settore primario ciociaro e laziale - spiega Vinicio Savone, presidente di Coldiretti Frosinone, che aggiunge "Per Coldiretti è  prioritario riavviare un dialogo interrotto da tempo per riportare al centro dell'agenda del Presidente e della nuova Giunta l'agricoltura come settore strategico.
"E' evidente - ha aggiunto i direttore di Coldiretti Frosinone - che alla scelta strategica debbano seguire presto azioni concrete che affrontino i temi più cari all'impresa agricola". "Dobbiamo facilitare l'accesso al credito per ridare liquidità agli agricoltori e metterli in condizione di programmare investimenti a lungo termine ed aumentare la competitività, procedere con il nuovo Piano di Sviluppo Rurale 2014-2020, la vera "finanziaria" del settore, e ancor prima velocizzare le erogazioni del Piano di Sviluppo Rurale 2007-2013, circa 400 milioni di euro, pari al 40% del totale (705 milioni di euro), ferme da 2 anni dalla conclusione del ciclo di programmazione. "Puntiamo subito - ha sottolineato il direttore regionale di Coldiretti Lazio, Aldo Mattia  - ad una legge di riforma del credito agrario regionale che regolamenti il ruolo dei Confidi, ad una piena operatività dei CAA (Centri di Assistenza Agricola), e ad un'accelerazione nello sblocco di leggi, che già esistono su carta, come quelle su agriturismo, filiera ed accordi di filiera, sugli OGM e soprattutto sui mercati di vendita diretta e prodotti a KM 0. Al Presidente Zingaretti Coldiretti chiede attenzione ai temi delle politiche sociali per la tutela delle famiglie e degli anziani che vivono in contesti rurali, con un appropriato sviluppo dei servizi in loro favore, agendo anche sulla leva fiscale, garantire la tutela e il buon utilizzo delle risorse naturali come acqua e suolo, valorizzando il ruolo dei Consorzi di bonifica e di arrivare ad una rapida soluzione della vicenda legata alla proprietà della Centrale del Latte. Tutto questo in un'ottica di una chiara, condivisa e concreta azione di governo nell'individuazione di comuni obiettivi utili non solo alle imprese agricole ma a tutta la società.

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